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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


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LDE T0086   CID28  Quali lumi si devono eleggere per ritrar le figure de' corpi. CAPITOLO XXVIII

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Le figure di qualunque corpo si constringono à pigliar quel lume nel quale tu fingi essere esse figure: cioè se tu fingi tali figure in campagna, elle son cinte di gran sommità di lume, non vi essendo il sole scoperto; & se il sole vede dette figure, le sue ombre saranno molto oscure, rispetto alle parti alluminate, e saranno ombre di termini espediti, cosi le primitive, come le derivatiue, e tali ombre saranno poco compagne de'lumi, perché da tal lato allumina l'azzurro dell'aria, e tinge di se quella parte ch'ella vede; e questo assai si manifesta nelle cose bianche: e quella parte ch' è alluminata dal sole, si dimostra partecipare del colore del sole, e questo vedrai molto speditamente, quando il sole cala all' occidente, infra i rossori de'nuvoli, si che essi nuuoli si tingono del colore che allumina: il qual rossore de'nuvoli, insieme col rossore del sole, fà rosseggiare ciò che piglia lume da loro: e la parte de' corpi, che non vede esso rossore, resta del color dell'aria; e chi vede tai corpi, giudica che sieno di due colori: e da questo tu non puoi fuggire, che mostrato la causa di tali ombre e lumi, tu non le facci participanti delle predetre cause, se non l'operation tua è vana e falsa. E se la tua figura è in casa oscura, e tu la vegga di fuora, questa tal figura harà l'ombre sfumate, stando tu per la linea del lume, e quella tal figura harà gratia, e fara honore al suo imitatore, per esser lei di gran rilievo, e l'ombre dolci e sfumose, e massime in quella parte doue manco vedi l'oscurità dell' habitatione, imperoche quivi sono l'ombre quasi insensibili, e la cagione sarà detta al suo luogo.