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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


Chapter

LDE T0422   CID287  De' visi che si debbono fare, che habbino rilievo con gratia. CAPITOLO CCLXXXVII

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I337

Nelle strade volte a ponente, stante il sole à mezzodì, le pareti siano in modo alte, che quella che volta al sole non habbia a riverberare ne' corpi ombrosi: e buona sarebbe l'aria senza splendore, all' hora che sian veduti li lati de' volti partecipare dell' oscurità delle pareti a quelle opposite: e cosi li lati del naso, e tutta la faccia volta alla bocca della strada, sarà alluminata, per la qual cosa l'occhio che sarà nel mezzo della bocca di tale strada vedrà tal viso con tutte le faccie à lui volte essere alluminate, e quelli lati che sono volti alle pareti de' muri essere ombrosi.

A questo s'aggiungerà la gratia d'ombre con grato perdimento, private integralmente da ogni termine spedito: e questo nascerà per causa della longhezza del lume che passa infrà i tetti delle case, e penetra infra le pareti, e termina sopra il pavimento della strada, e risalta per moto reflesso ne luoghi ombrosi de' volti, e quelli alquanto rischiara. E la lunghezza del già detto lume del cielo stampato da i termini de' tetti con la sua fronte, che stà sopra la bocca della strada, allumina quasi insino vicino al nascimento dell' ombre che stanno sotto l'oggetto del volto: e cosi di mano in mano si và mutando in chiarezza, insino che termina sopra del mento con oscurità insensibile per qualunque verso. Come se tal lume fusse A. E. vedi la linea F. E. del lume che allumina fino sotto il naso, e la linea C. F. solo allumina infin sotto il labro, e la linea A. H. si estende fino sotto il mento, e qui il naso rimane forte luminoso, perché è veduto da tutto il lume A. B. C. D. E.