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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


Chapter

LDE T0452   CID315  De' termini inferiori delle cose remote. CAPITOLO CCCXV

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Li termini inferiori delle cose remote saranno meno sensibili che li loro termini superiori: e questo accade assai alle montagne e colli, delle quali le loro cime si faccino campi delli lati dell' altre montagne che sono dopo loro. & a queste si vede li termini di sopra più spediti che le loro basi, perché il termine di sopra è più scuro, per esser meno occupato dall' aria grossa, la quale stà ne' luoghi bassi: e questo è quello che confonde li detti termini delle basi de' colli: & il medesimo accade ne gl'alberi & edifitii & altre cose che s'innalzano infra l'aria; e di qui nasce che spesso l'alte torri vedute in lunga distanza paian grosse da capo e sottili da' piedi, perché la parte di sopra mostra l'angolo de i lati che terminano con la fronte, perché l'aria sottile non teli cela, come la grossa: e questo accade per la 7a. del primo, che dice che l'aria grossa, che s'interpone infra l'occhio e'l sole, è più lucente in basso ch'in alto; e doue l'aria è più bianca, essa occupa all' occhio più le cose oscure, che se tal aria fusse azzurra, come si vede in lunga distanza: Li merli delle fortezze hanno li spatii loro equali alla larghezza de' merli, e tuttavia pare assai maggiore lo spatio che il merlo: & in distanza più remota lo spatio occupa e copre tutto il merlo, e tal fortezza suol mostrare il muro dritto, e senza merlo.