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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


Chapter

LDE T0109   CID45  Precetto, perché il pittore non s'inganni nell'elettione della figura in che fa habito. CAPITOLO XLV

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Deve il pittore far la sua figura sopra la regola d'un corpo naturale, il quale comunemente sia di proportione laudabile. oltre di questo far misurare se medesimo & vedere in che parte la sua persona varia assai, o poco, da quella antedetta laudabile: e fatta quella notitia deve riparare con tutto il suo studio, di non incorrere, ne' medesimi mancamenti nelle figure da lui operate, che nella persona sua ritrova: e con questo vitio ti bisogna sommamente pugnare, conciosiach' egli è mancamento, ch'è nato insieme col giuditio: perché l'anima è maestra del tuo corpo e quello del tuo proprio giudicio, è che volentieri ella si diletta nell' opere simili à quelle, che essa operò nel comporre il tuo corpo: e di qui nasce, che non è si brutta figura di femina, che non trovi qualche amante, se già non fusse monstruosa, e in tutto questo habbi avvertimento grandissimo.