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LDE ITAL1651


Trattato della Pittura di Lionardo da Vinci
1651
Giacomo Langlois, Paris


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LDE T0149   CID68  Del modo di condurre in pittura le cose lontane. CAPITOLO LXVIII

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Chiaro si vede essere un'aria grossa più che l'altra, la quale confina con la terra piana, e quanto più si leva in alto, più è sottile e trasparente. Le cose elevate e grandi, che fiano da te lontane, la lor bassezza poco fia veduta, perché la vedi per una linea che passa fra l'aria più grossa continuata. La sommità di detta altezza si prova essere veduta per una linea, la quale, benche dal canto dell'occhio tuo si causi nell'aria grossa, nondimeno terminando nella somma altezza della cosa vista, viene a terminare in aria molto più sottile che non fà la sua bassessa: per questa ragione questa linea quanto più s'allontana da te di punto in punto, sempre muta qualità di sottile in più sottile aria. Adunque tu, pittore, quando fai le montagne, fà che di colle in colle sempre l'altezze sieno più chiare che le bassezze: e quando le farai più lontane l'una dall'altra, fà le altezze più chiare, e quanto più si leverà in alto, più mostrerà la varietà della forma e colore.